Furor Gallico «Furor Gallico [re-release]» [2015]

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Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
31.03.2015

 

Visualizzazioni:
2834

 

Band:
Furor Gallico
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Titolo:
Furor Gallico [re-release]

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Becky :: Celtic harp
Maurizio :: Bouzouki, Tin whistle, Low whistle
Simo :: Drums
Laura :: Violin
Stefano :: Guitars, Vocals
Oldhan :: Guitar
Pagan :: Vocals
Mac :: Bass

 

Genere:
Folk Metal

 

Durata:
1h 0' 19"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
28.04.2015

 

Etichetta:
Scarlet Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ristampa del primo, seminale, debutto dei Furor Gallico, nota band italiana folk metal che ha riscosso un discreto successo con questo album e che noi metalheads abruzzesi conosciamo bene, in quanto parecchie volte sono venuti a suonare tra Pescara e Chieti, riscuotendo un successo tra la folla che semplicemente c’era, né più né meno, e che a detta delle stesse parole di qualche membro dei Draugr udite dalle mie stesse orecchie in un’intervista, “godono di un successo invidiato e invidiabile”, segno che il seguito non era circoscritto solo dalle nostre parti.
Ora: lo si potrà considerare probabilmente un folk metal dal metal un po’ troppo moderno per qualcuno, lo si potrebbe considerare più riuscito nelle parti folk mentre quelle metal sono un po’ generiche, come penso io, o lo si potrebbe considerare, come dicono altri, una soluzione inedita di folk e metal non molto estremo poco battuta in Italia prima di quest’album, ma sembra che per il seguito che hanno ricevuto i FG, il punto del loro cd auto intitolato di debutto non sia questo, ma sia il puro e semplice divertimento, la semplicità e la genuinità dei brani, nonché forse una certa voglia di spensieratezza nel metal estremo, che fece sì che questa band, insieme a Draugr e Folkstone qualche anno fa, generò un nuovo trend musicale in Italia, avvenuto senza spinte né pressioni, visto che tutte queste tre bands erano autoprodotte. Un vero esempio di meritocrazia in Italia. Cosa rara.
In altre parole: potrà piacere o meno (personalmente lo trovo solo “non male” e rappresentativo più di un fenomeno emergente che di un valore vero e proprio), si può apprezzare o meno il genere, ma il primo dei Furor Gallico è un disco iconico, che insieme alle bands succitate testimonia un vero trend avvenuto in Italia qualche anno fa, che oltre al valore compositivo ne ha anche uno storico.
Il voto sotto riportato è personale e pura formalità e ognuno gli attribuisca il voto che vuole in base all’interesse per la band.

Track by Track
  1. Intro S.V.
  2. Venti di Imbolc 70
  3. Ancient Rites 70
  4. Cathubodva 70
  5. The Gods Have Returned 70
  6. Golden Spiral 70
  7. Curmisagios 70
  8. Miracolous Child 70
  9. Medhelan 70
  10. Bright Eyes 70
  11. La caccia morta 70
  12. Banshee 70
  13. The Glorious Dawn 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Snarl pubblicata il 31.03.2015. Articolo letto 2834 volte.

 

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